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Spazzaneve della ditta Gola

La Società Anonima Ing.Emilio Gola & Conelli : Conoscete la Sua Storia ?

Sin dalla fine dell’800 il quartiere di Lambrate si è contraddistinto per la presenza di importanti industrie. L’Innocenti, la Faema e la S.A. Ing.Emilio Gola & Conelli con lo stabilimento in via Pitteri 89.

Fondata nel 1897 con un capitale sociale di 3.500.000 di lire, i nostri 15 milioni di euro, aveva come core business tutto quello che era inerente alla massicciata stradale.

Compressori stradali a vapore, attrezzi, macchine per catramare le strade e gli sgombraneve.

Lo sviluppo della S.A. Ing. Emilio Gola & Conelli

L’aumento della crescita urbana, la ristrutturazione dei centri storici delle città ed il necessario miglioramento della qualità delle strade hanno permesso all’azienda di svilupparsi velocemente in quegli anni.

Inoltre, l’incremento del traffico e l’interramento di gran parte delle tubazioni di gas, degli scarichi delle acque e dei cavi del telefono sotto il manto stradale hanno obbligato le città a riasfaltare le vie utilizzando materiali più elastici rispetto alle pietre.

Cantiere stradale della Sa Ing. Gola e Conelli a Milano
Cantiere stradale della Sa Ing. Gola e Conelli a Milano

Alla Mostra Stradale del 1911 la S.A. Ing.Emilio Gola & Conelli è considerata una delle aziende più innovative nel panorama industriale avendo il merito di avere iniziato e spinto l’adozione della cilindrata a vapore.

Viene riconosciuta come una delle aziende portatrici dei grossi miglioramenti alla viabilità e non a caso diventa una delle realtà industriali più coinvolte nella costruzione delle nuove vie di Milano degli anni ‘20 e ‘30.

L’Ing.Emilio Gola diventa uno dei massimi esperti del periodo in tema di manto stradale.

Insegna alla scuola per cantonieri stradali presso la Società umanitaria, l’istituto filantropico fondato a Milano nel 1893.

Manuale per Cantonieri Stradali - Ing. Gola
Manuale per Cantonieri Stradali – Ing. Gola

Scrive tre manuali tra il 1926 e il 1933 con tema la manutenzione del manto stradale.

Supporta la riqualifica del quartiere di Lambrate finanziando in parte la costruzione della nuova Chiesa di San Martino in via Canzi.

Su una colonna all’interno della Chiesa troviamo inciso proprio il nome della Famiglia Gola.

Gli sgombraneve passano alla Bombelli.

Con il passare degli anni l’azienda si è ingrandita.

Allo stabilimento di Lambrate si aggiungono quello di Bisuschio e di Muggianico. Viene aperta una sede a Bari.

Ma sul finire degli anni ’60 arriva una svolta nella storia della S.A. Ing.Emilio Gola & Conelli, merito di uno splendido matrimonio d’amore tra vicini di casa.

Infatti, una figlia dell’Ing.Gola si innamora di uno dei figli della Famiglia Bombelli che viveva nella Villa in stile liberty situata all’incrocio tra via Ventura e Via Massimiano non lontanto da Via Pitteri.

E così anche le due realtà imprenditoriali si sposano.

Tra il 1967 ed 1968 tutti i brevetti e i progetti degli sgombraneve e macchine per la nettezza urbana sono comprati dalla ditta Angelo Bombelli che aveva sede in Via Ventura 14 che ne porta avanti la produzione

Sgombraneve della Bombelli su modello della Ing.Emilio Gola & Conelli
Sgombraneve della Bombelli su modello della Ing.Emilio Gola & Conelli

Cohabitat Lambrate

Successivamente lo spazio dello stabilimento ” S.A. Ing.Emilio Gola & Conelli “passa in mano alla Franzosini srl , azienda di traslochi nata nel 1845 ed in seguito al suo trasferimento fuori Milano l’area diventa oggetto di una grossa riqualifica urbana.

E’ quasi terminata infatti, la costruzione dei due palazzi residenziali della “Cohabitat Lambrate”.

104 appartamenti circondati da un area verde e che guardano sulla casa ancora esistente della Famiglia Gola.

Un progetto che si sposa perfettamente con la riqualifica del distretto di ” Lambrate – Ventura Milano” iniziato negli anni 2000.

La redazione Ventura Milano vi racconterà altre storie industriali del quartiere! Continuate a seguirci!

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The British School Of Milan

The British School Of Milan : Learning To Excel

Nel 2020 decidere di iscrivere i propri figli madrelingua italiana ad una scuola privata inglese non desta clamore, ma nel lontano 1969 non era diffuso optare per una formazione scolastica british come quella della “ The British School Of Milan”, BSM.

Questa prestigiosa e rinomata scuola internazionale si trova a Lambrate , in via Pisani Dossi 16.

The British School Of Milan Ex Sir James Henderson School
The British School Of Milan Ex Sir James Henderson School

“Learning to excel”.

Questo il motto della scuola, e basta aprire Linkedln e digitare “The British School Of Milan” per capire quanto sia veritiero.

Dall’anno di fondazione, 1969, ad oggi sono usciti dalla scuola tantissime eccellenze del mondo del lavoro e delle arti.

CEO di aziende leader nel mondo dell’e-commerce, direttori area di social network, imprenditori, per citarne alcuni.

Una scuola multietnica con studenti provenienti da circa 40 paesi.

A differenza di quello che si potrebbe pensare infatti, la BSM non è frequentata solo da studenti italiani, ma anche da allievi provenienti da paesi stranieri trasferitisi a Milano a causa del lavoro dei propri genitori.

Una scuola cosmopolita quindi, dove si incontrano ragazzi con background culturale differente ma che hanno in comune la formazione scolastica inglese.

Il Logo celebrativo dei 50 anni
Il Logo celebrativo dei 50 anni della British School Of Milan

La BSM, prima Sir James Henderson School, è una delle sette scuole internazionali della città (cinque sono inglesi, una canadese ed una americana ) fondata cinquant’anni fa da alcuni membri della Comunità Bristish di Milano che volevano continuare ad offrire ai propri figli l’educazione scolastica inglese .

Didattica.

Un’offerta formativa che va dall’asilo fino al liceo, con insegnanti formatisi nel Regno Unito.

Laboratorio della The British School of Milan
Laboratorio della The British School of Milan

Non solo lezioni teoriche ma anche lezioni pratiche in laboratorio.

Non solo attività da programma scolastico ma anche attività extracurricolari come teatro, arte e musica senza dimenticare gli sport. Sono circa 100 le attività tra cui scegliere.

Un programma formativo differente da quello italiano ma in grado di dare ai propri allievi un’apertura mentale notevole ed una forte propensione alla leadership.

Gli studenti italiani che frequentano questa scuola acquisiscono una perfetta fluidità di passaggio dalla lingua italiana a quella inglese e hanno un impeccabile accento british.

Nel 2017 “ Independent Schools Inspectorate” ha giudicato la BSM “Excellent”, il massimo grado di valutazione.

Quindi, se state pensando di iscrivere i vostri figli ad una scuola internazionale di certo non potete non visitarla!

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Teatro Alla Scala e la Cittadella della Scala

Via Rubattino, la riqualifica inizia con la Scala e un Hotel

Nei prossimi anni sarà Via Rubattino la zona di Lambrate oggetto di riqualifica. Prosegue così il processo di rigenerazione del quartiere iniziato una ventina d’anni fa.

E’ di questi ultimi giorni la notizia diffusa dal nuovo sovraintendente del Teatro alla Scala Dominique Meyer, di realizzare nella zona di Rubattino la Cittadella della Scala.

Teatro Alla Scala e la Cittadella della Scala
Teatro Alla Scala e la Cittadella della Scala

Nel corso degli ultimi anni il Teatro ha aumentato la produttività di spettacoli.

E’ sorta quindi l’esigenza di avere nuovi spazi dove creare, realizzare e depositare le numerose scenografie, attrezzature e costumi che al momento sono custoditi in depositi sparsi per Milano.

Per trovare la soluzione economica più soddisfacente per il bilancio del Teatro, è stato commissionato uno studio al Politecnico di Milano che ha portato ad una sola soluzione : costruire ex-novo un complesso di palazzi abbandonando tutti i depositi in affitto.

La Cittadella della Scala

La Cittadella della Scala occuperà uno spazio di circa 62 mila mq. 27 mila mq saranno dedicati ai laboratori, i restanti 36 mila mq per i magazzini.
I tempi di realizzazione? Dipendono dal rilascio delle delibere da parte del Consiglio Comunale, che il sovraintendente Meyer si augura arrivare per il 2020.

Via Rubattino 84.

Ma la riconversione delle ex aree industriali di via Rubattino non si ferma alla Scala.

Nel mese di dicembre il Comune di Milano ha approvato il progetto di riqualifica dell’ex cava del dopoguerra situata in via Rubattino 84.

Via Rubattino - Lambrate
Via Rubattino 84 – Lambrate

Il piano di BNP Paribas Real Estate Management Italy, società di gestione del risparmio P.A.  per conto del Fondo Immobiliare denominato “Club Deal” promotrice del progetto , prevede la costruzione su un’area di oltre 66 mila mq di :

  • un palazzo con funzione commerciale
  • un hotel o comunque una struttura ricettiva
  • un parcheggio di circa 550 posti, oltre alla sistemazione di un’area verde.

Verrà inoltre riorganizzata l’area di fronte alla Stazione di Lambrate con :

  • riassetto della zona bus
  • la costruzione di un parcheggio pubblico e una pista ciclabile tra Via Rodano e Piazzale Monte Titano.

Lo scopo di questa riqualificazione è quella di portare servizi ed attività commerciali in una zona periferica di Milano che sta acquistando sempre più importanza.

Ventura Milano Design District porta avanti vari progetti e attività legati proprio alla YesMilano !

L’obiettivo è di slegare il quartiere di Lambrate dallo stereotipo di un distretto attivo solo durante la settimana del Design con il Fuorisalone.

Quindi continuate a leggere Ventura Milano! Vi terremo aggiornati sui progetti!

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Birre in lattina del Birrificio Lambrate

Il Birrificio Lambrate, il Decano dei Birrifici Artigianali Milanesi

Milano è la principale città italiana in termini birrari. In Lombardia sono presenti oltre 200 aziende attive nel comparto birra. Lambrate è la casa del Birrificio Lambrate.

I dati di Assobirra relativi al 2019 sono positivi : i primi 6 mesi hanno segnato un incremento delle vendite del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Da una ricerca di Fondazione Birra Moretti risulta che il comparto birra rappresenta lo 0.52% del Pil italiano corrispondente a circa 9 miliardi.

Nel 2019 il settore ha creato 4500 nuovi posti di lavoro che vanno ad aggiungersi agli oltre 90 mila già esistenti.

Sicuramente i birrifici artigianali sono tra gli artefici del successo e della crescente diffusione della bevanda al luppolo sul territorio italiano.

In Europa se ne contano oltre 10 mila, in Italia oltre 500.

Negli anni ‘90 però non era così semplice trovare birra artigianale soprattutto italiana, neanche in una città cosmopolita come Milano.

1996 : a Lambrate si inizia a produrre Birra

Nel 1996, in uno dei quartieri più industriali ed imprenditoriali di Milano, Lambrate, non lontano da Via Ventura, 3 giovani, Davide Brocca, Giampaolo e Davide Sangiorgi, decisero di aprire un birrificio per la produzione di birra non pastorizzata e non filtrata.

Nacque così il Birrificio Lambrate.

Logo Birrificio Lambrate
Logo Birrificio Lambrate

L’idea poteva sembrare azzardata per quegli anni, ma la cura messa nella scelta dei luppoli e la costante ricerca dell’equilibrio perfetto degli ingredienti hanno dato origine a birre che hanno portato un successo immediato e che li ha spinti ad aprire, dopo soli pochi mesi di produzione, un “punto di spillatura”.

Il primo pub aprì il 5 aprile del 1997 con il nome di Skunky Pub in via Adelchi 5 e solo successivamente ha preso il nome di “Birrificio Lambrate”.

Nel 2011, per rispondere alle richieste della clientela milanese, si è reso necessario apire un secondo Pub – Ristorante, sempre nel cuore di Lambrate, in via Golgi 60.

Qui la birra non viene utilizzata solo come accompagnamento al food ma anche come vero e proprio ingrediente per i vari piatti.

Ma il successo di questi pionieri della birra artigianale milanese non è legato alla sola apertura di pub, ma alla produzione vera e propria.

Birrificio Lambrate cresce!

In oltre 20 anni di attività gli impianti sono stati migliorati ed ampliati per far fronte alle continue richieste di pub che volevano spillare le loro mischele a base di luppolo.

Dal 2016 gli impianti di produzione ed imbottigliamento sono stati trasferiti in Via Sbodio 30, sempre a Lambrate.

Oggi si producono oltre 6200 ettolitri di birra di cui circa il 40% è spillato nei pub di loro proprietà , il resto in pub terzi e per l’esportazione.

Si contano circa 29 tipi di birre tra bionde e scure e tutte con nomi legati a Milano.

Ghisa, una birra scura, American Magut e Tas in Camisa. Queste ultime due hanno fatto vincere al birrificio due medaglie d’oro all’European Beer Star 2018”.

Al motto “ Chi beve birra campa 100 anni” i tre soci iniziali sono oggi diventati 5 e danno lavoro a circa 40 persone.

Quindi se passate per Lambrate non potete non recarvi in uno dei due Pub a provare le loro birre!

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Noah Guitars -

Classico ed elettrico: Villa Busca Serbelloni la culla di Noah Guitars

Se facessimo un balzo indietro di oltre tre secoli ci troveremmo in una Lambrate ben diversa da quella di oggi. Niente palazzi di cemento o strade asfaltate. Niente traffico o smog, solo tantissimo verde. Troveremmo il fiume Lambro e poche dimore appartenenti a famiglie aristocratiche. In questo contesto furono costruite la scomparsa Villa delle Rose di proprietà dei Borromeo ( fine ‘500), Villa Folli in Via Dardanoni e Villa Busca Serbelloni.

Cenni sorici su Villa Busca Serbelloni.

Villa  Busca Serbelloni, situata in Via Rombon 41, sulla strada che una volta collegava Lambrate superiore a Lambrate inferiore, è una villa ancora oggi privata aperta soltanto nel periodo del Fuorisalone o dell’Open House. Fu costruita a fine ‘700 da Ferdinando Busca Serbelloni, che scelse Lambrate come luogo di vacanza.

La residenza mantiene ancora oggi la sua struttura architettonica originaria anche se dell’immenso giardino è rimasto molto poco, colpa di piani regolatori che hanno permesso la costruzione attorno alla villa di numerosi palazzi residenziali.E’ soprannominata “la Palazzetta” oppure la “ Garibaldina” in quanto nel 1862 ospitò Garibaldi di ritorno a Milano dopo molti anni di assenza.

Villa Busca Serbelloni
Villa Busca Serbelloni

Oggi non vi vogliamo parlare  della storia della villa, ma dell’attività imprenditoriale che viene svolta all’interno : la produzione di chitarre elettriche in alluminio.

Villa Busca Serbelloni infatti è la sede della Noah Guitars.

Non si potrebbe mai pensare che una villa così classica fa da culla a dei veri e propri capolavori della liuteria non tradizionale. Un’eccellenza del Made in Italy o potremmo dire del Made in Lambrate, perché non stiamo parlando di chitarre tradizionali ma di chitarre elettriche d’alta gamma.

Noah Guitars -
Noah Guitars Chitarre elettriche made in Lambrate

La storia.

Nel 1993 l’architetto Renato Ruotti decise di esaudire il sogno del suo amico Giovanni Melis e di produrre una chitarra elettrica innovativa. Dopo aver analizzato tutti i materiali possibili e non trovando un legno adatto, decise di utilizzare l’alluminio in quanto garantiva un’acustica perfetta.

Fu chiamato per la realizzazione Mauro Moia che da sempre lavorava l’alluminio e così, nel 1996, fu realizzata l’Ammiraglia. Un connubio tra due strumenti tradizionali come il Fender Telecaster e la National Style O ma costruita con tecniche e materiali innovativi. Infatti, grazie ai moderni metodi di progettazione CAD, lo scovo del body è stato ricavato da un unico blocco di alluminio.

Chi possiede una Noah Guitars?

Stiamo parlando di chitarre o bassi, prodotte in pochi pezzi, e possedute dai più grandi musicisti o esperti di chitarre. Ne possiedono una : Bruce Springsteen, Lou Reed, Sting, Ben Harper per citare alcune star internazionali. Per quanto riguarda le star del nostro paese abbiamo : Jovanotti, NEk o Saturnino. Ma anche semplici appassionati come Claudio Amendola o Renzo Rosso.

  • Saturnino e Noah Guitars
  • Jovanotti e la Noah Guitars
  • Noah Guitars

Con il passare degli anni Melis decise di uscire dalla compagine sociale ed al suo posto nel 2016 fece l’ingresso Marco Pancaldi che mise all’interno dell’azienda tutta la sua esperienza e l’orecchio di musicista e diede il via alla produzione della nuova linea Nu Noah.

Sembra incredibile! Una villa classica al cui interno si producono chitarre elettriche innovative, ma in realtà la cosa non deve stupire, Lambrate è uno dei quartieri più innovativi e dall’animo industriale di Milano!

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Panettone Tre Marie

Tre Marie: il Famoso Forno Dolciario nel cuore di Lambrate

La sentite anche voi l’aria natalizia che inizia a girare tra lo smog milanese ? Ed il profumo dei panettoni appena sfornati ? Beh a Lambrate si sente già da qualche di tempo, merito dello spaccio dello storico forno milanese Tre Marie che si trova in via G. Crespi, 9/11.

Vi abbiamo raccontato in altri articoli che, negli anni passati, Lambrate era uno dei quartieri più industriali di Milano : Faema, Bombelli, Lambretta avevano la sede qui.

Nel 1960 l’odore di grasso, olio e ferro si mescola al profumo di vaniglia e zucchero del panettone con l’apertura del primo stabilimento a produzione industriale di Tre Marie, storico forno milanese.

Panettone Tre Marie
Panettone Tre Marie

La storia.

Il forno dolciario Tre Marie nasce nel 1150 con la fondazione della confraternita benefica “ Quattro Marie”, che offriva farina e prodotti similari in cambio di monete di rame.

Dobbiamo attendere però la fine dell’800 per arrivare al moderno concetto di pasticceria vista come punto di incontro o luogo di pausa durante la giornata, per mangiare un dolce e bere un caffè.

Durante il periodo della Belle Epoque nella pasticceria Tre Marie in Corso Vittorio Emanuele era facile incontrare imprenditori, scrittori o illuminati.

Tre Marie e la produzione su larga scala.

Nel 1960 ci fu la svolta industriale con l’apertura a Lambrate del primo stabilimento per la produzione organizzata su larga scala dei prodotti a lievitazione. 

Con l’aumento della produzione fu così possibile rifornire le pasticcerie che non erano in grado di produrre in autonomia lo storico panettone milanese prodotto con il lievito madre.

Innovata la produzione bisognava ora adeguarsi al cambiamento dei tempi e delle abitudini degli italiani. Siamo infatti negli anni in cui si inizia a fare colazione fuori casa, quindi bisogna creare prodotti adatti a questa esigenza.

Dagli anni ’70, parallelamente alla produzione di panettoni e colombe viene aggiunta la produzione di numerosi altri prodotti dolciari: gelati, cannoli e biscotti, ma soprattutto i croissant congelati di cui  Tre Marie diventa leader di mercato.

Croissant Tre Marie
Croissant Tre Marie con sfoglia bicolore

Le innovazioni non si fermano qui.

Nel 2000 viene proposta una novità assoluta, il primo croissant bicolore a doppia pasta. L’innovazione non sta solo nel prodotto, ma anche nella distribuzione : per la prima volta ci si rivolge direttamente al consumatore finale.

Come accaduto a molte aziende, anche questo storico marchio milanese ha subito la crisi. Nel 2013 la Sammontana, proprietaria del marchio, cede la produzione di “Tre Marie Ricorrenze” ( panettoni e colombe ) alla Galbusera, storica azienda dolciaria lombarda, mentre si tiene la produzione di gelati e congelati portando avanti così lo storico marchio.

Dopo tanto parlare  di dolci, non vi è venuta voglia di fare un salto allo spaccio  per assaporare lo storico panettone milanese ?

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Milano Music Week 2019

Milano Music Week 2019, Terza Edizione : “Music lives here” !

“Music lives here” questo il motto della Milano Music Week che si è aperta oggi e che si concluderà il 24 novembre.

Milano sempre più Music City!

Sono oltre 2700 eventi all’anno che generano un fatturato di oltre 49 milioni di euro e danno lavoro ad oltre 7000 persone.

La cosa non stupisce dal momento che, secondo i dati forniti dalla Camera di Commercio di Milano, Monza, Lodi e Brianza, oltre il 20% delle imprese del settore musicale hanno sede in Lombardia.

La Milano Music Week sarà una settimana dedicata all’intera filiera della musica, dove oltre ad eventi live musicali, ci sarà la possibilità di dibattere su temi legati a questo settore.

Promossa dal Comune di Milano, Siae, Fimi, Assomusica la MMW è giunta oramai alla Terza Edizione e fa parte del palinsesto della Yes Milano.

Palinsesto della Yes Milano 2020

Edizione 2019 della Milano Music Week

I numeri dell’edizione di quest’anno sono impressionanti : 33 paesi coinvolti, 250 artisti, 300 eventi che si svolgeranno in 90 location.

Djset, live, Workshop e corsi di formazione sono alcuni degli eventi organizzati nella Milano Music Week 2019.

Tra gli artisti italiani possiamo citare Tiziano Ferro, Arisa, DJ-AX, Piero Pelù.

La settimana si è aperta questa mattina al Teatro Piccolo con l’evento che ha visto la presenza di Amadeus, direttore artistico dell’edizione 2020 del Festival di Sanremo.

Ovviamente Lambrate non poteva rimanere estranea a questa settimana.

La location che prende parte alla settimana dedicata alla musica è il Panificio Danelli, in Piazza Gobetti 8, panetteria storica di Milano premiata con il premio “Bottega storica del Comune di Milano e della Regione Lombardia”.

Nata come panetteria, oggi si è trasformata in locale multitasking : panetteria, caffetteria e locali per eventi.

Qui giovedì 21 novembre dalle 19.30 e fino a mezzanotte si sentiranno riecheggiare le note della musica black con “ Calamity Jade “.

Vinili che suoneranno musica afro, soul, jazz e disco e che vi faranno fare un viaggio temporale dagli anni ‘60 arrivando alle sonorità più futuristiche.

Quindi vi aspettiamo a Lambrate ! Per il palinsesto completo della manifestazione , consultare il sito www.milanomusicweek.it !

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Jazzmi 2019

Jazzmi : Milano in Novembre è la capitale del Jazz !

Milano in novembre è la capitale del Jazz con Jazzmi!

Domani, 1 novembre 2019, inizierà la quarta edizione di Jazzmi, dieci giorni di eventi dedicati alla musica jazz sparsi per tutta la città di Milano.

Jazzmi 2019
Jazzmi 2019

L’evento, ideato da Triennale Teatro dell’Arte e Ponderosa Music & Art in collaborazione con il Blue Note di Milano, è supportato dalla Regione Lombardia e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.

Numerosi i partner coinvolti.

Intesa San Paolo, il Corriere della Sera e Radio Montecarlo per citarne solo qualcuno, oltre agli stessi spazi in cui si svolgerà questa dieci giorni musicale.

I numeri dell’edizione 2019 di Jazzmi.

100 le location coinvolte,190 gli eventi di cui 80 ad ingresso gratuito.

Talenti emergenti e figure storiche del mondo jazz si affiancheranno sui vari palcoscenici per questa quarta edizione del Festival.

Obiettivo della manifestazione è quello di diffondere la cultura della musica jazz e di farla uscire dallo stereotipo di “Musica di nicchia”.

Per raggiungere lo scopo si sono voluti creare 7 percorsi differenti.

Così parallelamente ai concerti e seminari con critici ed esponenti della scena musicale, si sono affiancate proiezioni di film, laboratori per bambini, masterclass, mostre e presentazioni editoriali.

Ogni quartiere della città sarà coinvolto dalle note di Jazzmi dal momento che le location sono veramente numerose.

Dalla Triennale al Blue Note, dal Circolo Magnolia alla Santeria, dal Base all’Alcatraz queste alcuni dei palchi principali.

Anche il quartiere di Lambrate verrà invaso dalle sonorità della musica jazz, la location coinvolta è Osteria Milano in via privata G.Sbodio 20.

Osteria Milano
Osteria Milano in via Sbodio 20 a Milano

Giovedì 7 novembre alle ore 22.30 infatti ci sarà l’esibizione di “Giovanni Di Giacomo Quartet” un quartetto con un repertorio basato sul jazz americano dagli anni’50 ad oggi.

Questo è uno degli eventi ad ingresso gratuito!

Per maggiori informazioni su tutto il programma di questi dieci giorni all’insegna della musica jazz visitate il sito www.jazzmi.it

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La sede storica della Faema

Faema, Tradizione Italiana nella Produzione di Macchine per il Caffè

Per anni Lambrate è stato uno dei quartieri più industriali di Milano, qui aveva sede la Faema, storica azienda italiana produttrice di macchine per il caffè.

La Faema , “ Fabbrica Apparecchiature Elettro Meccaniche e Affini” , è nata nel 1945 per idea di Carlo Ernesto Valente, ed in pochi anni si è affermata come una delle aziende leader sul mercato italiano e dei paesi latini.

La sede era in via Ventura 5, nel cuore di Lambrate.

La sede storica della Faema
La sede storica della Faema in via Ventura 5

Fin dagli anni ’60 è stata una delle aziende mondiali all’avanguardia nella produzione di macchine del caffè per bar, sempre alla ricerca della “macchina perfetta” in grado di esaltare al massimo l’aroma del caffè.

Nel 1961 brevettò una macchina, chiamata E61, che permetteva di sfruttare al meglio la polvere di caffè creando quindi un’espresso più aromatico e dalla crema più compatta.

Nel 1963, sempre con il nome di E61, fu brevettato un distributore automatico per bevande calde, che erogava l’infuso direttamente nel bicchiere di plastica.

La Faema E61
La mitica Faema E61

Nei decenni successivi, Faema non ha mai smesso di migliorare dal punto di vista tecnologico le proprie macchine. Ha inserito sistemi di dosatura automatica del caffè, sistemi per migliorarne l’estrazione e moduli per migliorare la qualità di erogazione del latte e del vapore, così da preparare altre bevande come il cappuccino o il tè.

Non ha mai tralasciato però la qualità dei materiali utilizzati e l’estetica : il design di alcune macchine è disegnato da Giugiaro

Emblema e Giugiaro
Emblema, una delle macchine per il caffè disegnata da Giugiaro

Le sponsorizzazioni sportive.

Faema fu una delle prime aziende italiane a capire che l’investimento in pubblicità era fondamentale per la diffusione del brand, perchè come diceva Ford “Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo “.

E fu così che iniziarono le sponsorizzazioni nello sport.

Negli anni ’50 la Faema era sponsor della squadra di Rugby Treviso, diventata poi Benetton. Tra gli anni ’60 e ’70 sponsorizzò una squadra ciclistica. Per la Faema corsero campioni del ciclismo come Eddy Merckx, Rik Van Looy, Vittorio Adorni e Charly Gaul.

1995 : Cimbali acquista Faema.

Oggi la Faema fa parte del Gruppo Cimbali, storici produttori milanesi di macchine per il caffè dal 1912 e la sede è a Binasco.

Gruppo Cimbali è un gruppo in continua crescita, nel 2017 ha registrato ricavi per oltre 180 milioni, un export che vale l’81% e una produzione annua di circa 47 mila macchine.

La sede del Gruppo Cimbali

Per festeggiare i 100 anni di attività, il gruppo ha fondato la Mumac Academy e il Mumac, un museo delle macchina del caffè.

Il Mumac Academy è un’accademia, uno spazio di formazione e di incontro dove vengono organizzati corsi e workshop per professionistidel settore e semplici appassionati del caffè.

Invece, il palazzo storico della Faema di via Ventura, oggi è occupato dalla Scuola Mohole, scuola di Arti applicate e da quest’estate, dal bar-ristorante “Rooftop Visionair

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La Bombelli, un Pezzo di Storia Industriale di Lambrate

La Bombelli, un Pezzo di Storia Industriale di Lambrate

Raccontare la storia della Bombelli  s.p.a., vuol dire scrivere un capitolo prestigioso della storia della Lambrate industriale

La Bombelli fu fondata nel 1889 da Angelo Bombelli ed era specializzata in opere di ferro battuto e strutture metalliche.

Nata in Viale Monza, nel 1929 si trasferisce in via Ventura 14.

Risalgono al 1935 i capannoni con le capriate in ferro ancora esistenti.

Non è possibile girare per Milano o Roma e non trovarsi di fronte le opere realizzate da questa eccellenza dell’imprenditoria italiana che già nel 1914 dava lavoro ad oltre 200 dipendenti.

Elencare tutte le opere costruite è impossibile, la Bombelli ha partecipato alla realizzazione delle più belle ed importanti opere in ferro battuto d’Italia.

Ne citiamo qualcuna ?

A Milano, l’arcata principale della Stazione Centrale di Milano alta 72 mt e larga 321 che resta ancora oggi la più grande realizzata in Italia oppure la Torre del Parco ( Torre Littoria ) in Parco Sempione.

A Roma, la struttura  di metallo della Stazione Termini, il cancello dell’Altare della Patria che con il suo innovativo sistema di carrucole per la salita e la discesa rappresentava per quei tempi un’innovazione tecnologica.

Sempre a Roma, la Bombelli ha costruito il primo osservatorio astronomico di Monteporzio Catone e a seguire tutti gli osservatori italiani.

E come non citare le sedi italiane delle Banca d’Italia?

Banca d’Italia a Milano

Tutto questo accadeva fino alla Seconda Guerra Mondiale.

Il primo cambiamento produttivo

Negli anni post bellici, le tecniche di costruzione ed il design architettonico cambiano e nelle facciate l’alluminio prende il posto del ferro battuto.

La Bombelli non può non rimanere al passo con i tempi e si adegua al cambiamento affiancando l’alluminio al ferro battuto.

Di questo periodo sono il Grattacielo Galbani e gli uffici della Fiera Campionaria a Milano, ma possiamo affermare che gran parte dei palazzi edificati in quegli anni con la facciata in alluminio, sono stati costruiti dalla Bombelli.

Ma la Bombelli è sempre in continua trasformazione!

Seconda Trasformazione

Negli anni ’70 si attua una nuova trasformazione produttiva : la costruzione dei primi sgombraneve, di cui ancora oggi la Bombelli è un playmaker importante, e delle macchine per la nettezza urbana.

L'area della Ex sede della Bombelli

Ed infine arriviamo ai giorni nostri.

Questa eccellenza indutriale segue i tempi che cambiano ed oggi si è scissa in due realtà produttive :

  • Angelo Bombelli Costruzione Metalliche s.r.l. leader europea nel settore delle attrezzature per trasporto merci e bagagli aeroportuali, nonchè prodotti per la neve
  • Bombelli Metaltecnica s.r.l., leader nel settore delle costruzioni di carpenteria media e pesante per usi industriali, civili ed edili che porta avanti così la tradizione della Famiglia Bombelli

Le sedi non sono più in Via Ventura, ma a Segrate e Varedo , ed il vecchio capannone anni ’30 viene utilizzato per eventi e mostre.

“Offcina Ventura 14”, questo il nome dato all’ex capannone industriale, è uno degli spazi più importanti e visitati durante la settimana del Design.

Officina Ventura 14

Diciamolo, un capannone con una storia industriale  di 130 anni non poteva essere trasformato in un palazzo residenziale!

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Le Periferie Sono il Futuro, cit. Renzo Piano .

“Le periferie sono il futuro” come afferma Renzo Piano!

Anche il Comune di Milano è di questo avviso, e sta prestando sempre maggiore attenzione alla qualità della vita dei cittadini nei quartieri periferici.

L’Amministrazione Comunale supporta la rigenerazione urbana e la riqualifica dei quartieri non centrali, attraverso due bandi: “ Bando delle Periferie” e “ Prossima Impresa”.

Entrambi i bandi coinvolgono il quartiere di Lambrate.

Il “ Bando delle periferie”, lanciato nel 2017, con uno stanziamento iniziale di mezzo milione di euro, è giunto alla terza edizione con un plafond di  1 milione di euro.

Scopo del bando è quello di supportare iniziative culturali, sportive e formative che migliorino la vita degli abitanti dei quartieri creando occasioni di aggregazione.

Aula del Comune di Milano – Comune di Milano

Già perché gli interventi di riqualifica strutturali fatti dal Comune per funzionare devono essere inseriti in un contesto recettivo dal punto sociale.

Facciamo Impresa!

Il secondo bando, creato in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, si chiama “Prossima Impresa” ed è rivolto alla rigenerazione dei quartieri dal punto di vista economico.

Creare attività commerciali per migliorare l’attrattività dei quartieri.

Lo scopo primario è di evitare che i quartieri periferici si trasformino in quartieri dormitorio, soprattutto in zone, come Lambrate, dove gli spazi industriali hanno lasciato il posto a palazzi residenziali.

Un secondo obiettivo è quello di creare posti di lavoro in zone decentrate.

Ma quali sono le attività commerciali ammesse?

Ad eccezione di locali per scommesse, per massaggi e vendita di superalcolici e qualche altro che non rientrano nelle attività ammesse, viene dato libero spazio alla fantasia imprenditoriale.

I progetti presentabili possono riguardare attività di servizi, commercio, manifattura e artigianato, con il solo vincolo di avere almeno una vetrina su strada.

Particolare attenzione viene data ai progetti di imprenditoria femminile, di riqualifica di spazi dismessi ed al presidio di vie poco popolate.

Quali saranno quindi le nuove attività che vedranno la luce nel nostro Distretto ?

Per ora dobbiamo attendere!

Il bando “Prossima Impresa” si aprirà il 17 settembre 2019 e le domande saranno presentabili fino al 19 novembre 2019.

Ma Voi continuate a seguirci!

La redazione di Ventura Milano vi terrà informati!

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L'incrocio di Via Ventura e Via Massimiano

Fuorisalone : dal 2010 Lambrate invasa dal Design

Il Fuorisalone  si svolge fin dal 1980 in parallelo al Salone Internazionale del Mobile, e nel corso degli anni ha acquistato sempre più importanza, contribuendo a portare la Città di Milano al centro del design mondiale.

Ma cos’è il Fuorisalone ?

Sono eventi, installazioni, conferenze che si svolgono per la città durante la settimana del Design.

Secondo dati ufficiali rilasciati dal Comune di Milano, l’edizione del 2019, con oltre 1300 eventi,  ha avuto più di 300000 utenti provenienti da tutto il mondo con un indotto per la città di oltre 19 miliardi .

Salone e Fuorisalone sono la  Milano Design Week,  l’evento più importante al mondo per il Design.

Fu la rivista “Interni”, nel lontano 1991, a consacrare il Fuorisalone a livello internazionale, dedicandogli una guida apposita nel momento in cui gli eventi che si svolgevano in città erano in crescendo sia per quantità che per importanza.

A dire il vero, è stata proprio “Interni” a coniare il logo “Fuorisalone” e “ Milano capitale del Design”.

Dal 2003 la guida ufficiale dell’evento è Fuorisalone.it che ha lo scopo di supportare gli organizzatori e le aziende attraverso la promozione e la comunicazione degli eventi.

Il Fuorisalone si svolge in varie zone della città, e dal 2010 vede coinvolto anche il quartiere di Lambrate.

Le vie calde sono : Via Ventura,  da cui ha avuto origine il Lambrate District, Via Massimiano, Via Conte Rosso e Via Sbodio.

Le vie Calde del Fuorisalone di Lambrate

La “Brooklyn Italiana”

La “Brooklyn Italiana” , epiteto del Distretto di Lambrate, ospita nei suoi spazi ex-industriali un caleidoscopio di designer di ogni nazionalità.

Dai 30000 visitatori della prima edizione del 2010 si è arrivati ai 100000 dell’edizione del 2019, su circa 13000mq di area espositiva.

Sicuramente nel corso degli anni il Distretto è diventato tra i protagonisti indiscussi del Fuorisalone, merito della cooperazione di tutti gli operatori del quartiere : designer, architetti, scuole di grafica per citarne qualcuno.

Innovazione, creatività e sperimentazione sono gli elementi alla base del Fuorisalone di Lambrate,  il tutto rappresentato in eventi di ogni tipo.

Già perché la caratteristica del Fuorisalone è proprio quella di presentare le novità di design e di arredamento fuori dai classici “schemi” della Fiera.

La settimana del Design nel distretto Ventura Milano si anima con mostre, workshop, conferenze e party fino a tarda notte, il tutto per catapultare i visitatori in uno scenario unico : un ex quartiere industriale trasformato in un’isola del design.

Ogni spazio viene coinvolto e utlizzato durante la settimana la settimana.

Ex capannoni industriali diventano sede di esposizioni di design per hotel, autofficine convertite in showroom, giardini privati  e terrazze trasformati in location per party con lo scopo di creare opportunità per nuove connessioni tra artisti ed imprenditori.

L’edizione del 2020 si svolgerà tra il 20 ed il 26 aprile.

Ventura Milano vi terrà aggiornati!

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